Il testo è un perpetuo entrare e uscire dall’adolescenza del poeta: continui sono i rimandi alla vita successiva da scrittore libero e vagabondo; Moscato sottolinea inoltre l’idea di poeta come di un grande disseminatore di parole, insistendo sulle assonanze e le equivalenze che vi sono tra la semina e la polluzione:
«Seminario, Seminaio,
Semenzaio, Masturbaio,
Onanaio, Chiericaio, Pippettaio, Pugnettaio…
Germinatio-Fermentazio,
Sglandellatio-Putrefactio,
Smemmembratio-Smegmembratio-Spermembratio-Scappelatio… ».
Non cita né mette in scena le parole di Rimbaud, ma piuttosto le riscrive in un’immagine assolutamente originale, dove le distanze e le differenze tra l’originaria fonte di ispirazione e il suo metodo si fondono in un’unica immagine speculare: “l’aquarium ardent”, ovvero l’acquario ardente dell’anima, in cui può essere rappresentata qualsiasi adolescenza, di qualsiasi tempo. Si aggiungono nel testo immagini molto intense come quelle relative al rapporto con gli altri seminaristi, falsi e infidi («leggono dizionari ipocriti»), che gli rubano dalle tasche qualsiasi biglietto al punto che è costretto a cucire i suoi versi in fondo al suo più intimo indumento. O piuttosto il gesto d’amore solitario che sigla H, l’amore dei solitari, che è l’unico gesto d’amore egalitario, veramente democratico. Il testo si chiude con i punti salienti, contrassegnati dalle lettere dell’alfabeto, del diario del seminarista che l’autore definisce: «alcune sfilacciature/smagliature della rete diaristica del seminarista».
LINGUA
Napoletano, italiano, francese, latino. Alterna parole in italiano e in lingua napoletana. Molti neologismi.
MUSICA
Manca.
NOTE
1. «Mal d’Amlè, da Shakespeare. Poi Recidiva, da Copì. Lingua Carne Soffio, da Artaud. E Aquarium Ardent, da Rimbaud […]. Tutti autori stranieri. Inizia così il mio rapporto con la “tradinvenzione” drammaturgica. Ci vogliono gli artisti che capiscono altri artisti. Il più giovane nei confronti del più grande deve avere umiltà». Così Moscato, in un’intervista pubblicata su Doppiozero (5 aprile 2018), colloca Aquarium Ardent all’interno di un percorso scrittorio personalissimo che guarda ai grandi maestri del passato, li attraversa e li restituisce col filtro della propria poetica.
2. Riferimenti a Verlaine.
TESTI di Antonia Lezza
IMMAGINI Courtesy Archivio Moscato