La documentazione oggetto di digitalizzazione proviene dalla Serie Catasti, composta da volumi di formato medio-grande, afferenti ai catasti terrieri e immobiliari, oltre ai relativi indici.
Il Catasto murattiano, composto a seguito dei decreti del 4 aprile e del 12 agosto 1809, documenta i proprietari e il loro patrimonio nel corso del tempo, con particolare completezza. Il catasto è articolato in più serie: la presente è composta di 17 registri manoscritti relativi ai
possessori di terreni. I primi volumi costituiscono il cosiddetto impianto, nel quale le varie partite, tante quante erano i proprietari al momento della redazione del catasto, sono disposte in ordine alfabetico secondo il cognome degli intestatari.
Il Catasto dei fabbricati fu compilato a partire dal 1871, estraendo le proprietà urbane dal Catasto murattiano; così avvenne anche a Caiazzo, dove tale serie era composta di 9 registri manoscritti dei possessori. Infine, i catasti ottocenteschi sono dotati di tre indici così da poter determinare facilmente le partite dei possessori. Essi sono l’Indice del catasto terreni e fabbricati, lo Stato di sezione del catasto terreni e il Sommario delle mappe catastali, formato da 26 fascicoli superstiti dei 40 che costituivano il Sommarione della mappa dei catasti terreni e fabbricati.
L’importanza della Serie consta nella serie di dati forniti che consentono di studiare la trasformazione della proprietà terriera e del paesaggio agrario, la stratificazione sociale e la consistenza patrimoniale dei vari ceti sociali.
