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TAPPA 4

Palazzo D'Avalos, Procida

Fa parte di: Siti reali borbonici , I luoghi della famiglia D’Avalos

Storie e personaggi

A pagamento

Informazioni utili :

Costo biglietto: 13.0

Prenotazione obbligatoria

Altre informazioni: É necessario prenotare la visita entro le ore 12:00 del giorno precedente

Edificio dominante della Terra Murata è il Palazzo d’Avalos, costruito nel ‘500 insieme alle mura dalla famiglia D'Avalos, governatori dell’isola fino al ‘700. Nel 1830 l’edificio fu trasformato in carcere e fu chiuso definitivamente solo nel 1988. L’ex Carcere è costituito dall’intervento urbano cinquecentesco realizzato nel finire del sec. XVI per volere del Cardinale Innico d’Avalos dagli architetti Cavagna e Tortelli e fu Palazzo Signorile e successivamente Palazzo Reale dei Borbone che, nel 1815 lo trasformarono in scuola militare e poi in carcere del Regno con successivi ampliamenti.

Il complesso Monumentale è costituito dal Palazzo D’avalos, il cortile, la Caserma delle guardie, l’Edificio delle Celle singole, Edificio dei veterani, la Medicheria, la Casa del Direttore, il tenimento agricolo Spianata. Un sistema unitario ed inscindibile dalla emergenza monumentale rappresentata dal Palazzo d’Avalos che, travalicando l’interesse artistico e storico particolarmente importante per i suoi caratteri peculiari, che ne sanciscono l’appartenenza alla storia dell’architettura rinascimentale, assume anche il valore di testimonianza della storia politica, militare e urbanistica dell’isola. 

I luoghi della famiglia D’Avalos

I d'Avalos sono una famiglia aristocratica di origine spagnola diramatasi anche in Italia a partire dal XV secolo. Il ramo italiano della famiglia fu titolare di numerosi feudi nel regno di Napoli fino all'eversione della feudalità e nel ducato di Milano, annoverando al suo interno diversi personaggi di rilievo in ambito politico, militare e religioso.

I d'Avalos ebbero inoltre nella persona di Cesare Michelangelo d'Avalos il trattamento di Principe del Sacro Romano Impero e il diritto di battere moneta. La famiglia detenne per 195 anni il titolo di Gran came...