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L'area archeologica di Paestum, dal 1998 patrimonio dell’UNESCO, comprende una vasta area archeologica che conserva i resti monumentali dell’antica città magnogreca di Poseidonia, poi Paestum in età romana. Di particolare interesse sono i tre templi dorici, eretti tra il VI e il V secolo a.C. e tra i meglio conservati dell’età classica, l’agorà-foro e la cinta muraria della città. I templi, in particolare, hanno costituito in passato una delle tappe principali per i viaggiatori del Grand Tour. Il nome Paestum è la latinizzazione del nome Paiston, dato dai Lucani a seguito della conquista della città avvenuta tra il 420 e il 410 a.C.; la colonia magno-greca era invece chiamata Poseidonia dai fondatori.
La pòlis è situata nella Piana del Sele, vicino al litorale, nel comune di Capaccio. Fu fondata da Dori Sibariti intorno al VII secolo a.C. come colonia con funzioni commerciali, in un territorio già abitato fin dall'epoca preistorica, come dimostrano gli studi archeologici effettuati nell'area del Tempio di Cerere. Dal 560 a.C. al 440 a.C. si assiste al periodo di massimo splendore e ricchezza di Poseidonia, probabilmente determinato dall'esodo dei Sibariti avvenuto dopo la distruzione di Sibari nel 510 a.C. Nel 273 a.C. Roma sottrasse Paiston alla confederazione lucana, vi insediò una colonia. Paestum è circondata da una cinta muraria quasi totalmente conservata, costituita da una doppia cortina muraria e quattro porte principali. Gli edifici principali, sono i tre templi di ordine dorico, esempi unici dell'architettura magno-greca. L'edificio più grande è il Tempio di Hera II, erroneamente chiamato 'Tempio di Nettuno', risalente al 530 a.C. che presenta uno stile dorico classico. Il 'Tempio di Hera', definito anche Basilica, risale al 540 a.C. e presenta forme arcaiche e un fronte ennastilo. Il Tempio di Athena, edificato intorno al 500 a.C., era in precedenza noto come Tempio di Cerere. È il più piccolo tra gli edifici templari, con colonne doriche nel peristilio e ioniche nella cella. Il Parco è riconosciuto dall'UNESCO "Patrimonio dell'Umanità".
Progetto: ARCCA - ARchitettura della Conoscenza CAmpana - ECOSISTEMA DIGITALE PER LA CULTURA