Fondazioni, musei, gallerie, privati, tutti attori illustri e importanti dello scenario culturale campano, si raccontano attraverso i loro archivi “d’arte”, fra descrizione e narrazione. Le opere, documenti e materiali a stampa del Novecento e del nuovo millennio, posseduti e custoditi nelle loro sedi, fanno rete, condividendo così saperi e conoscenze di un passato recente, ora accessibile a tutti. Questo importante patrimonio di documentazione e memoria, che tiene insieme passato e presente, trova così “casa” su di un sistema di archiviazione che ne preserva il futuro.
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Archivi Digitali del Contemporaneo in Campania
Esplora il patrimonio d’arte contemporanea in Campania e scopri opere e documenti mai visti prima e conservati in archivi pubblici e privati diffusi sul territorio
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TAMOE'. Architetture e linguaggi contemporanei (1987)
TAMOE'. Architetture e linguaggi contemporanei è un video sperimentale, realizzato nel 1987, per leggere la mostra Architettura per i luoghi che trae spunto dalle opere architettoniche dello studio Pica Ciamarra Associati per iniziare un discorso per immagini sugli spazi di scrittura del linguaggio
Il Living Theatre a Napoli e in Campania 1965-2003
Il rapporto fra il Living Theatre e Napoli ha inizio nel1965.La compagnia americana di teatro off porterà in scena alcuni fra i suoi più importanti spettacoli, stabilendo un rapporto e un’intesa speciale non soltanto con la città di Napoli, ma con molte altre realtà dell’area campana. Durante il lavoro di archiviazione e digitalizzazione si è arrivati a identificare ben 28 luoghi in Campania dove il Living si è esibito, di cui si dà notizia, restituendo così un’informazione aggregata che mancava nella bibliografia di riferimento sulla storia della loro presenza in Campania.
Castelli in aria. Arte a Napoli di fine millennio
La mostra Castelli in aria. Arte a Napoli di fine millennio documenta le esperienze più significative nel campo dell’arte contemporanea degli ultimi decenni del XX secolo, proposte e sostenute dalle gallerie napoletane. Castelli in aria rappresenta il primo esperimento espositivo di apertura del castello alle arti contemporanee e alla collaborazione con realtà pubbliche e private della città.
Percorsi Narrativi
Tre mostre che hanno fatto la storia del Madre
Nel contesto della diversificata proposta culturale del museo Madre, le mostre temporanee occupano un ruolo di primo piano e hanno contribuito, negli anni, a costruire la storia del museo, intercettando pubblici diversi ma sempre ricercando un dialogo con il territorio e promuovendone le eccellenze. I progetti espositivi qui raccontati, differenti per tipologia e afferenti a momenti diversi della storia del museo, rappresentano possibili esempi del legame tra l’istituzione e il patrimonio campano, storico e contemporaneo. Se infatti la mostra collettiva di respiro internazionale Barock insiste sulle similitudini tra l’epoca contemporanea e quella del Barocco, le cui tracce sono ben visibili nella città di Napoli, il progetto Pompei@Madre mette in campo invece il dialogo con l’archeologia, e in particolare con il Parco Archeologico di Pompei. È invece una mostra personale quella dedicata a Mimmo Jodice, protagonista assoluto della scena artistica partenopea al quale il museo ha dedicato un’ampia retrospettiva presentando al pubblico i suoi progetti fotografici più significativi.
Amalfi e oltre: 2019-2020
Il progetto Amalfi e oltre ha permesso di raccogliere importanti materiali documentari per la piattaforma di Archivi Digitali del Contemporaneo in Campania, uno dei contesti (Arte Contemporanea "MADREscenza 2020 – Fondazione Donnaregina per gli Archivi del Contemporaneo in Regione Campania") del progetto "ARCCA – ARchitettura della Conoscenza Campana", all'interno di Cultura Campania, il primo ecosistema digitale realizzato in Italia dalla Regione Campania, che ha riunito in un'unica piattaforma digitale tutto il patrimonio culturale regionale.
Amalfi e oltre partendo dalla figura di Marcello Rumma (Salerno, 1942 – 1971), l'intellettuale salernitano che negli anni Sessanta, insieme alla moglie Lia, poco meno che ventenni, si fece promotore tra il 1965 e il 1970 (anno della sua precoce scomparsa) di mostre di una nuova generazione di artisti emergenti e di molteplici iniziative imprenditoriali e culturali tra Salerno e Amalfi, è andato "oltre" il decennio di quella storica ed importante stagione dell'arte in Campania, tornando ad essere il set di una nuova azione culturale tra Salerno, Napoli, Amalfi