Museo Storico Archeologico di Nola

Il Museo, ospitato nel cinquecentesco complesso monastico di Santa Maria La Nova, nasce nel 2000 con l’obiettivo di custodire e valorizzare il patrimonio archeologico e storico artistico dell’ager nolanus. Ampliato nel 2009, il museo sviluppa un percorso su tre piani espositivi. 
Nella prima parte è illustrata l’attività vulcanica del Somma-Vesuvio, attraverso le diverse tipologie eruttive, seguita dai reperti del Bronzo Antico caratterizzanti la facies di Palma Campania con il supporto di pannelli didattici e ricostruzioni sperimentali. Di notevole interesse è la ricostruzione di una delle tre capanne dell’età del Bronzo Antico rinvenute nel 2001 a Nola in località Croce del Papa, con una struttura di legno in scala reale in cui è riprodotta la distribuzione dell’arredo e degli spazi originari. A quella preistorica segue una sezione dedicata alle origini di Nola in un arco cronologico che va dall’VIII al VI secolo a.C., con l’esposizione di corredi tombali compresi tra la fine del VII e gli inizi del VI secolo a.C., indicativi dell’influenza etrusca sulla comunità nolana, insieme a vasellame di produzione greca.

Seguono le sale dedicate alla “Città dei Cavalieri”, che introducono alla conoscenza del popolo dei Sanniti in Campania durante la seconda metà del V secolo a.C., con pannelli didattici e l’esposizione di lastre funerarie proveniente da tombe dipinte trovate nel territorio. Il percorso museale prosegue con le ultime testimonianze relative alla presenza osca, dalla conquista romana della città (313-312 a.C.) fino allo scoppio della guerra sociale (90-88 a.C.), e con la sezione dedicata al periodo romano. L’allestimento si conclude, infine, con una sezione dedicata alla fine del mondo antico ed all’età medioevale, a cominciare dal suggestivo complesso delle basiliche paleocristiane di Cimitile, fino ad arrivare al periodo moderno.