Ria Rosa - Ria Rosa - Sona
Ria Rosa
Cantante e attrice (Vero nome Maria Rosaria Liberti - Napoli, 2/9/1899-New York, 1988).
Il nome d’arte le è suggerito dall’editore Francesco Feola che inverte e fraziona il suo vero nome, Rosaria, e lo trasforma in Ria Rosa.
Temperamento appassionato e voce calda e vibrante, deve il suo successo al macchiettista Nicola Maldacea che la sceglie per una tournée a New York nel 1922, dove conosce e sposa Alberto Sorrenti, un giovane impresario proprietario a Brooklyn dell’AveTheatre, un piccolo teatro dove si tengono per le colonie di Little-Italy innumerevoli concerti di canzoni napoletane.
Courtesy Antonio Sciotti
La sua ascesa inizia proprio oltre oceano, tanto è vero che decide di prendere cittadinanza americana. Nel 1923 incide i primi dischi per le etichette newyorkesi quali la Geniale, Vocalium, Emerson e altre, ma è con la produzione registrata per la Columbia nel biennio 1928-1929 che il suo nome diventa noto. Si distingue per la sua cifra interpretativa, sanguigna e popolare, sorretta da una gestualità assai teatrale che la rendono unica nel genere drammatico e comico. Tra i suoi successi in America ’A seggia elettrica, dedicata a Sacco e Vanzetti, i due italiani condannati a morte con un processo-burla.
Nella prima metà degli anni ’30, decide di esibirsi come prima interprete delle audizioni della casa editrice Bottega dei Quattro. Così, nel triennio 1935-1937 porta al successo canzoni che, poi, diventano delle evergreen: ’A canzone d’ ’e femmene, Ombra ca veglia, L’ultima tarantella, Chitarra nera, Serenata ’e ’na femmena, ’A giuventù và ’e pressa e altre. All’inizio degli anni ’40 si ritira dall’attività artistica per gestire il Vanity Beauty Salon a Brooklyn.
È considerata la nonna del femminismo per la sua capacità di dare un contenuto di emancipazione ai brani che interpreta con impetuosità.