null Il giallo della canzone "Io te voglio bene assaje"

Il giallo della canzone "Io te voglio bene assaje"

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Il giallo della canzone "Io te voglio bene assaje"

La straordinaria storia della canzone "Io te voglio bene assaje", uno dei maggiori successi della Napoli di metà '800

1

Chi ha composto la musica di "Io te voglio bene assaje"?

Chi ha composto la musica di Io te voglio bene assaje, la canzone più nota del primo Ottocento? Tanto cantata da costringere G. Cottrau a scrivere lo Sfogo di un galantuomo, stanco di udire la canzone Io te voglio bene assaje. Da allora sue tracce si trovano tradotte in francese, bergamasco o disseminate in brani successivi da Dicitincello vuie a Caruso, fino a Liberato. Per Salvatore Di Giacomo fu musicata da Donizetti, ma finora non esistono prove.

4

Il caso irrisolto

Dalla supposizione lanciata dal Di Giacomo nel 1892, forse al fine di legittimare la canzone con l’apporto di un musicista colto, le cose restano incerte. È mai possibile che Donizetti frequentatore della famiglia Cottrau, editrice della canzone e di molti canti napoletani, non avesse pensato di pubblicare a suo nome un brano così fortunato? Intanto, in assenza di uno spartito autografo del suo autore, il caso resta aperto e tutt’ora irrisolto.

Courtesy Pasquale Scialò

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La straordinaria storia della canzone "Io te voglio bene assaje", uno dei maggiori successi della Napoli di metà '800

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Chi ha composto la musica di "Io te voglio bene assaje"?

Chi ha composto la musica di Io te voglio bene assaje, la canzone più nota del primo Ottocento? Tanto cantata da costringere G. Cottrau a scrivere lo Sfogo di un galantuomo, stanco di udire la canzone Io te voglio bene assaje. Da allora sue tracce si trovano tradotte in francese, bergamasco o disseminate in brani successivi da Dicitincello vuie a Caruso, fino a Liberato. Per Salvatore Di Giacomo fu musicata da Donizetti, ma finora non esistono prove.

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Il caso irrisolto

Dalla supposizione lanciata dal Di Giacomo nel 1892, forse al fine di legittimare la canzone con l’apporto di un musicista colto, le cose restano incerte. È mai possibile che Donizetti frequentatore della famiglia Cottrau, editrice della canzone e di molti canti napoletani, non avesse pensato di pubblicare a suo nome un brano così fortunato? Intanto, in assenza di uno spartito autografo del suo autore, il caso resta aperto e tutt’ora irrisolto.

Courtesy Pasquale Scialò