Etno-folk

Il ricco panorama delle musiche tradizionali in Campania, dalle storiche registrazioni sul campo fino alle più significative esperienze dei giorni nostri

Dai riti penitenziali della Settimana Santa in Campania alla tammurriata nei suoi vari stili areali. Un variegato repertorio sonoro capace di restituire i suoni e le tradizioni musicali più autentiche della nostra terra, attraverso diversi supporti sonori che coprono l’arco di un intero secolo

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‘E Zezi

Il Gruppo Operaio ‘E Zezi di Pomigliano d’Arco nasce nel 1974, intorno a un programma artistico e politico collegato alle lotte degli operai della locale fabbrica automobilistica Alfasud. Il nome Zezi si riferisce a quella sorta di “attori” popolari improvvisati che danno vita alla tradizionale rappresentazione carnevalesca campana denominata Canzone di Zeza. Tra i membri storici del gruppo: Angelo De Falco (da sempre “guida”), Pasquale Terracciano, Matteo D’Onofrio e Marcello Colasurdo che, però, ad un certo punto ne uscirà. Il primo disco, Tammurriata dell’Alfasud (1976), uscito per i Dischi del Sole, conteneva esclusivamente registrazioni effettuate dal vivo.

Courtesy Cesare Accetta

Dopo il disco d’esordio e 20 anni di attività musicale e politica, escono i dischi Auciello ro mio, posa ‘e sorde (1994) e Zezi Vivi (1996). I brani sono sempre frutto di un’elaborazione collettiva e a metà strada tra canti d’ispirazione politico-sociale e chiari rimandi alla tradizione popolare. Tra i più noti spiccano Vesuvio, una sorta di canto sul tamburo “di protesta” in chiave moderna, e soprattutto ‘A Flobert, già presente nel primo lp e nota anche come Sant’Anastasia, ispirata ad un episodio di cronaca realmente accaduto l’11 aprile 1975 in cui, a seguito dello scoppio di una fabbrica di proiettili per armi giocattolo, persero la vita 12 giovani operai.

Alla fine degli anni ’90 E Zezi stavano lavorando al loro quarto disco, Tressette, in uscita per la più grande etichetta di world music, la Real World di Peter Gabriel. Il progetto fallisce a causa dei contrasti tra la produzione e il gruppo campano che, a quel punto, si “spacca”. Alcuni giovani componenti guidati da Antonio Fraioli, in collaborazione con l’ex voce Marcello Colasurdo e Giovanni Vacca, paroliere e primo biografo del gruppo, formano il gruppo Spaccanapoli, portando a termine il disco che diventa Lost Souls (2000). Parallelamente E Zezi continueranno la loro attività con i cd Diavule a quatto (2003), Triccabballàche (2007) e Ciento Paise (2011).

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