Jazz

L’identikit della musica jazz, blues e rock campana: dallo sbarco degli alleati che portano con sé dischi e orchestre alle contaminazioni con la tradizione napoletana

Dal colpo di fulmine propiziato dallo sbarco degli Alleati americani a Salerno nel 1943, alla febbre del jazz diffusa da radio, orchestre e V-disc. Dalle esperienze degli artisti avvezzi al varietà e alla canzone napoletana, passando per la rivoluzione carosoniana e per le rassegne dedicate alla musica afroamericana, si forma una generazione di musicisti dallo stile inconfondibile

null I fratelli Deidda

I fratelli Deidda

Gegè Telesforo ha paragonato la famiglia Deidda a quella più famosa dei Marsalis. Cresciuti musicalmente sotto l’ala protettiva del papà Franco, Sandro (sassofonista); Dario (bassista) e Alfonso (sassofonista) sono tre musicisti salernitani tra i più quotati nel nostro Paese e non solo. Sandro Deidda, classe 1965, è docente di Tecniche di Improvvisazione Jazz e Storia della Musica Jazz, Improvvisata, Extracolta al Conservatorio di Salerno. È un grande cultore della musica, compositore e arrangiatore. Diplomarsi in clarinetto nel 1987 al Conservatorio “Martucci” di Salerno, successivamente si laurea al Dams di Bologna, con una tesi sulla canzone americana e i songwriters. Tantissime le collaborazioni al fianco dei più quotati musicisti di jazz italiani e internazionali oltre ad una infinita serie di collaborazioni nei più prestigiosi programma Televisivi. Oltre alle incisioni con il Trio di Salerno e la Salerno Liberty City Band, il direttore del Dipartimento Jazz del Conservatorio di Salerno ha alle spalle diverse partecipazioni a Festival e in studio di registrazione.

Courtesy Carlo Pecoraro

Bassista tra i più ricercati tra le esperienze più significative di Dario Deidda, quella con Pino Daniele; Carl Anderson; ma soprattutto il lungo sodalizio che lo lega a Gegè Telesforo. Il cantante e conduttore televisivo e radiofonico è anche il produttore dei due dischi da solista “3 From The Ghetto”, pubblicato dall’americana Go Jazz (2003) e “My favourite strings” (2017). Classe 1968, musicista, arrangiatore, compositore, contrabbassista e bassista Sandro Deidda è considerato uno dei migliori bassisti italiani nel mondo. Vince, infatti, per otto volte consecutive, il riconoscimento come miglior bassista italiano al Jazzit Award. Docente al Conservatorio “Martucci” di Salerno, Dario Deidda inizia fin da bambino lo studio della musica. A sei anni studia pianoforte insieme al padre e ai fratelli. Successivamente si dedica alla batteria, per poi approdare finalmente al basso elettrico. A tredici anni si iscrive al Conservatorio di Salerno frequentando la classe di contrabbasso classico. Attratto principalmente da autori moderni, Dario Deidda si appassiona al Jazz senza disdegnare altri generi musicali. Infatti, nel ’99 suona nella band di Pino Daniele e successivamente con Fiorella Mannoia. 

Più giovane dei tre è il sassofonista Alfonso. Cresciuto sotto l’ala protettiva dei due fratelli Alfonso si fa notare immediatamente nel 2007 partecipando per la EMI inglese alla realizzazione del disco “La Passione” dell’artista londinese Alfie Boe, come flautista e clarinettista nella prestigiosa Royal Philarmonic Orchestra. Su disco il debutto arriva nel 2017 con l’ottimo “Lucky Man” (Via Veneto) in quintetto con Fabrizio Bosso alla tromba, il pianista Julian Oliver Mazzariello, e il fratello Dario al basso. Classe 1970, Alfonso padroneggia con disinvoltura i sassofoni baritono, soprano e tenore, il flauto traverso, il clarinetto, il piano e le percussioni. Si diploma in sassofono al Conservatorio di Salerno e successivamente si perfeziona al Conservatorio di Napoli “San Pietro a Majella” con i maestri Bruno Tommaso e Pietro Condorelli. Già docente al “Martucci” di Salerno, insegna al Conservatorio Statale di Musica “Jacopo Tomadini” di Udine.

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