Jazz

L’identikit della musica jazz, blues e rock campana: dallo sbarco degli alleati che portano con sé dischi e orchestre alle contaminazioni con la tradizione napoletana

Dal colpo di fulmine propiziato dallo sbarco degli Alleati americani a Salerno nel 1943, alla febbre del jazz diffusa da radio, orchestre e V-disc. Dalle esperienze degli artisti avvezzi al varietà e alla canzone napoletana, passando per la rivoluzione carosoniana e per le rassegne dedicate alla musica afroamericana, si forma una generazione di musicisti dallo stile inconfondibile

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Aldo Vigorito

Aldo Vigorito, classe 1958 è sicuramente uno dei maggiori contrabbassista italiani di jazz. Salernitano, si forma a Roma presso il conservatorio di Santa Cecilia e sotto l’ala protettiva di Romano Mussolini con il quale suonerà per sette anni partecipando a tournée in America, Canada, Spagna, Germania, Kenia. A Roma entra in contatto con il chitarrista Eddy Palermo, il trombonista Marcello Rosa e contemporaneamente iniziò a svolgere attività didattica presso il Ciac di Roma. Dopo i primi approcci al basso elettrico, Vigorito si dedica al perfezionamento del contrabbasso, diventandone uno dei maggiori esponenti in Italia.

Courtesy Carlo Pecoraro

Fu tra i primi salernitani a entrare in uno studio di registrazione pubblicando, per la storica etichetta Ariston, “DoIt”. Straordinario strumentista e compositore, a Salerno il nome di Aldo Vigorito viene ricordato anche per essere stato, negli anni Ottanta, tra gli animatori in città di rassegne di jazz. In particolare dall’87 al ’94 fu direttore artistico del festival “Jazz Estate” la rassegna organizzata presso il forte La Carnale. Molto attivo come contrabbassista per l’etichetta discografica di Pomigliano Jazz, Itinera, Aldo Vigorito è tra i musicisti più ricercati in studio e dal vivo per il suo stile colto e raffinato che fonde una straordinaria conoscenza della grammatica tradizionale con uno sguardo contemporaneo sempre aperto.

E la sua cifra la si coglie appieno nel disco “Napolitania” uscito per la Wide Sound, composizioni che raccolgono anche la ricca eredità della tradizione sonora campana, dove è il mare l’elemento attorno al quale far girare le composizioni. Una cultura musicale, quella di Vigorito, formatasi sui banchi dei più importanti musicisti internazionali, da George Benson a Lester Bowie, passando per Tom Harrell, Joe Lovano, Roscoe Mitchell, Jeff Ballard, Eivind Aarset. Quattro dischi con la favolosa sassofonista salernitana Carla Marciano e tre con lo straordinario Trio di Salerno.

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