Gloria Christian - Sona
Canzone Napoletana
Canzone classica napoletana, un bene emozionale dell’umanità che dalla fine del XIX secolo racconta con diverse forme vocali luci, ombre, storie e costumi di una città nata dal canto sofferto della sirena Partenope
Dalla fine dell’800 testo e melodia si fondono per creare un genere inimitabile di musica vocale: la canzone napoletana cosiddetta classica. Un repertorio che mescola matrici sonore locali con quelle europee e d’oltreoceano per raccontare la storia sociale, politica e di costume di Napoli, una città cantante che dalla sua fondazione ha fatto del canto il principale strumento di comunicazione
Gloria Christian
Cantante (vero nome Gloria Prestieri - Bologna, 24/6/1934).
All’inizio degli anni ’50, sulle locandine dei night club di Napoli come lo Shaker, il Sombrero, il Lloyd e il Trocadero, incomincia ad apparire il nome di una ragazza piena di brio che predilige il jazz e lo swing e che è destinata a bruciare le tappe: Gloria Christian. Figlia di un valido trombettista napoletano, canta indistintamente inglese, italiano e napoletano con il Quintetto Swing.
Nel 1954, firma il contratto con la Vis Radio, etichetta con la quale si afferma al Festival di Sanremo, al Festival della Canzone Napoletana, al Burlamacco d’Oro, a Canzonissima, al Festival di Berlino e altre manifestazioni.
Courtesy Antonio Sciotti
Stile sbarazzino, esotico e con una invidiabile dizione ben scandita, diviene la protagonista indiscussa di tantissimi programmi televisivi con ruoli di presentatrice, cantante e show-girl, nonché partecipando a diversi Festival della Canzone Napoletana dei quali si aggiudica la vittoria in quello del 1962 con Marechiaro Marechiaro.
Vincitrice di tanti premi, tra cui la Maschera d’Oro, l’Oscar della Canzone, l’Epomeo d’Oro e la Gondola d’Argento, conosce il piacere della hit parade con 4 brani in particolare: Casetta in Canadà presentata al Festival di Sanremo, Stupidella e Que sera sera cantate al Festival di Venezia, Cerasella eseguita al Festival di Napoli.
Indistintamente cantante di canzoni in lingua e napoletane, incide per le etichette Vis Radio, King Universal, Philips, Phonotype, Mizar e Presence. Nonostante poco incline al repertorio classico napoletano, nel 1971 registra il 33 giri La Napoli di Gloria Christian, col quale il suo stile è valorizzato dai particolari arrangiamenti di Giulio Libano.
Nel 1978, ancora all’apice del successo, è obbligata a ritirarsi a vita privata per un male alla gola che le compromette le corde vocali. Non rinunciando allo spettacolo, è ospite fino a tutt’oggi di programmi televisivi e teatrali utilizzando il playback delle sue incisioni.
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Le origini della canzone napoletana
Il mito della canzone napoletana si diffuse anche grazie alla circolazione di volantini illustrati, che riportavano i testi delle canzoni. Fogli volanti prima, e Copielle poi, venivano distribuiti a pagamento o in forma gratuita a tutta la popolazione per dare visibilità agli editori musicali del XIX secolo.