Maria Paris - Sona
Canzone Napoletana
Canzone classica napoletana, un bene emozionale dell’umanità che dalla fine del XIX secolo racconta con diverse forme vocali luci, ombre, storie e costumi di una città nata dal canto sofferto della sirena Partenope
Dalla fine dell’800 testo e melodia si fondono per creare un genere inimitabile di musica vocale: la canzone napoletana cosiddetta classica. Un repertorio che mescola matrici sonore locali con quelle europee e d’oltreoceano per raccontare la storia sociale, politica e di costume di Napoli, una città cantante che dalla sua fondazione ha fatto del canto il principale strumento di comunicazione
Maria Paris
Cantante (vero nome Maria Rosaria Pariso - Napoli, 6/8/1932 – 3/5/2018).
Dopo la cantante Elvira Donnarumma, è indubbiamente la bambina-prodigio più famosa della storia della canzone napoletana.
Tipica rappresentante della tradizionale melodia partenopea, con una voce intonatissima e molto estesa, spazia sia nel genere allegro che in quello drammatico, essendole entrambi molto congeniali.
Dotata di grande fascino, nel 1948 raggiunge il primo successo su scala nazionale con Scalinatella e nel 1953 è prima donna del kolossal teatrale di Armando Curcio Tarantella napoletana con il quale trionfa sui maggiori palcoscenici.
Courtesy Antonio Sciotti
Indiscussa protagonista di molti programmi televisivi e radiofonici, nel 1953, dopo il successo al Festival di Parigi con Miss Pummarola, si aggiudica la Maschera d’Argento come migliore interprete femminile dell’anno. I migliori autori scrivono per lei: Tito Manlio, Giuseppe Marotta, Michele Galdieri, Ettore De Mura, Gigi Pisano, Raimondo Dura, Enzo Bonagura e altri. Si aggiudica la vittoria a due Festival della Canzone Napoletana nel 1955 con ’E stelle ’e Napule e nel 1963 con Jammo jà; ma è nell’edizione del 1958 che balza ai primi posti della hit parade con Tuppe tuppe mariscià, poi anche rivista e film di successo.
Durante il corso della sua carriera si divide tra musica e teatro di rivista con brevi escursioni anche al cinema. Molto attiva anche in programmi televisivi quali Canzonissima e in altri festival, tra cui quello di New York dove si aggiudica il secondo premio con il brano La porta chiusa. Per oltre 15 anni incide dischi per la Vis Radio.
Nel 1968, all’apice della carriera, in seguito al secondo posto vinto al festival napoletano con Bandiera bianca, annuncia il ritiro a vita privata per un voto alla Madonna e tiene fede alla sua scelta nonostante arrivino allettanti proposte economiche provenienti dal mondo televisivo e discografico.
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Le origini della canzone napoletana
Il mito della canzone napoletana si diffuse anche grazie alla circolazione di volantini illustrati, che riportavano i testi delle canzoni. Fogli volanti prima, e Copielle poi, venivano distribuiti a pagamento o in forma gratuita a tutta la popolazione per dare visibilità agli editori musicali del XIX secolo.