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DIALETTO, FUMETTO E PUBBLICITÀ
Con Giovanni Abete, Lucia Bucchèri e Francesco Montuori
L’incontro è dedicato all’evoluzione del dialetto nei fumetti e nella pubblicità, da esperimenti linguistici come la traduzione di Diario di una schiappa in napoletano fino alle recenti edizioni dialettali di Topolino. Tema dell’evento sarà anche l’analisi di campagne pubblicitarie di forte impatto emotivo che hanno utilizzato gli slogan in napoletano nella comunicazione commerciale.
Ciclo di incontri a cura del Comitato per la Salvaguardia e la Valorizzazione del Patrimonio Linguistico Napoletano, organizzato d’intesa con la Fondazione Campania dei Festival, in programma da gennaio a maggio 2025 presso il MUSAP – Fondazione Circolo Artistico Politecnico ETS di piazza Trieste e Trento (Palazzo Zapata di Napoli).
LE LINGUE DEL TEATRO
con Ruggero Cappuccio e Claudio Di Palma
“Desideri mortali”, “Edipo a Colono” e “Il sorriso di San Giovanni”. Da tre delle più importanti drammaturgie di Ruggero Cappuccio attinge il suono della sua partitura “Le lingue del teatro”, quinto appuntamento degli “Incontri sul dialetto”, il progetto curato dal Comitato scientifico per la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano, istituito dalla Regione Campania, e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival. L’evento, in programma lunedì 3 marzo alle 16 nella Sala Comencini del Musap- Museo Artistico Politecnico di Napoli, in piazza Trieste e Trento (palazzo Zapata), costituisce, attraverso la lettura di brani significativi delle opere citate, affidata al talento dell’attore Claudio Di Palma, una vera e propria sinfonia sulle lingue teatrali del nostro Paese. Ponendo l’accento, con l’intervento dello stesso Ruggero Cappuccio, anche e soprattutto sull’interazione tra dialetti differenti come il napoletano, il siciliano e il veneziano, autentica ricchezza culturale italiana.
Ciclo di incontri a cura del Comitato per la Salvaguardia e la Valorizzazione del Patrimonio Linguistico Napoletano, organizzato d’intesa con la Fondazione Campania dei Festival, in programma da gennaio a maggio 2025 presso il MUSAP – Fondazione Circolo Artistico Politecnico ETS di piazza Trieste e Trento (Palazzo Zapata di Napoli).
LA RIMEDIAZIONE MUSICALE: DA CANTANAPOLI AL CONTEMPORANEO
con DADA' e Silvio Martino
L’Italia è spesso nota nel mondo per la canzone dialettale napoletana, che ha continuato ad alimentare la sua fama anche con una musica contemporanea di grande impatto, per cui basterebbe fare solo il nome di Pino Daniele. A partire dagli anni Novanta, tuttavia, il napoletano si ascolta con sempre maggiore frequenza nei generi della musica rap e raggae o nelle contaminazioni della world music, attraendo l’attenzione e il consenso di un ampio pubblico giovanile.
Nel quarto degli Incontri sul dialetto curati dal Comitato scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano e organizzati dalla Fondazione Campania dei festival saranno protagonisti in dialogo l’artista DADA’ e lo speaker Silvio Martino (Rai Radio Live) per parlare di musica contemporanea, in un viaggio tra tradizione e modernità attraverso il suono e le parole della città.
Ciclo di incontri a cura del Comitato per la Salvaguardia e la Valorizzazione del Patrimonio Linguistico Napoletano, organizzato d’intesa con la Fondazione Campania dei Festival, in programma da gennaio a maggio 2025 presso il MUSAP – Fondazione Circolo Artistico Politecnico ETS di piazza Trieste e Trento (Palazzo Zapata di Napoli).
IL DIALETTO NELLE MANI DEGLI SCRITTORI: LA POESIA
omaggio a Vincenzo De Simone
introduzione e letture di Umberto Franzese
con Giovanni D’Amiano, Salvatore Iacolare e Franco Lista
È dedicato a Vincenzo De Simone, l’artista napoletano scomparso nell’estate del 2023 all’età di 77 anni, il terzo appuntamento degli “Incontri sul dialetto”, dal titolo “Il dialetto nelle mani degli scrittori: la poesia”.
All'incontro, che sarà moderato da Salvatore Iacolare, docente di Linguistica italiana presso l'Università di Napoli "Federico II", parteciperanno l’architetto Franco Lista e il poeta Giovanni D'Amiano, medico pediatra, autore di raccolte di versi in italiano e in napoletano, come “'E pprete 'e casa mia” (Edizioni Duemme, 2013), dove porta in primo piano il lessico dialettale tradizionale della civiltà contadina. L’introduzione e le letture in scaletta al Musap nell’appuntamento di lunedì saranno a cura di Umberto Franzese, componente del Comitato e autore della prefazione a ”I ragazzi di Pizzofalcone. Personaggi e interpreti” di Vincenzo De Simone, pubblicato postumo nel giugno scorso dalla casa editrice Iuppiter.
Vincitore del premio Masaniello per la poesia nel 2012, Vincenzo De Simone è anche l’autore del libretto del secondo atto dell’opera lirica “Luisa Sanfelice” e di “‘E cunte d’’o core” (Bertoni Editore), racconti in versi tratti dal libro “Cuore” di Edmondo De Amicis. Tra le sue opere, ricordiamo inoltre la raccolta di “Vierze antiche e nuove” e “Procopio Fortunato”, gioiellino letterario contenuto nel libro “San Ferdinando, Chiaia, Posillipo, storie quotidiane dei quartieri napoletani” (Edizioni della Sera), a cura di Nicola Clemente.
Ciclo di incontri a cura del Comitato per la Salvaguardia e la Valorizzazione del Patrimonio Linguistico Napoletano, organizzato d’intesa con la Fondazione Campania dei Festival, in programma da gennaio a maggio 2025 presso il MUSAP – Fondazione Circolo Artistico Politecnico ETS di piazza Trieste e Trento (Palazzo Zapata di Napoli).
RUSINA
Sono tanti i legami tra il dialetto napoletano e le altre “lingue” del Sud. Moltissimi i termini e i modi di dire che vengono quotidianamente usati a Napoli come in altri territori meridionali. Culture che si fondono e si confondono, dove le differenze sono ricchezza e variazioni sul tema. Ce lo dimostra, una volta di più, “Rusina”, secondo appuntamento degli “Incontri sul dialetto”, il progetto curato dal Comitato scientifico per la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano, istituito dalla Regione Campania, e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.
Lo spettacolo in calabrese dell’attrice Rossella Pugliese, che debuttò al Campania Teatro Festival nel 2017, è l’evento a ingresso libero di lunedì 27 gennaio alle ore 16 nella Sala Comencini del Musap- Museo Artistico Politecnico di Napoli in piazza Trieste e Trento (palazzo Zapata).
Selezionato al Milano Fringe per rappresentare l’Italia nell’edizione 2023 del Festival di Avignone, “Rusina” racconta la storia d’amore tra una nonna e la nipote che porta il suo nome. In uno scambio di ruoli, ricco di significati, va in scena la vita di una donna forte, capace di adattarsi alla modernità incombente, in grado di farsi capire con la sua voce roca e sgrammaticata e di rialzarsi sempre dopo ogni caduta. Perché si può morire anche chiedendo un bicchiere di vino rosso, sorridendo e parlando delle persone che abbiamo amato.
Rossella Pugliese, che cura anche la regia dello spettacolo, ha lavorato, tra gli altri, con Ettore Scola, Roberto Herlitzka, Isa Danieli, Lello Arena, Ruggero Cappuccio, Nadia Baldi, Rimas Tuminas ed Eros Pagni. “Rusina” è il primo atto di una trilogia sui rapporti parentali, proseguita con “Ultimo strip” e con il recentissimo “Papàveri”.
Ciclo di incontri a cura del Comitato per la Salvaguardia e la Valorizzazione del Patrimonio Linguistico Napoletano, organizzato d’intesa con la Fondazione Campania dei Festival, in programma da gennaio a maggio 2025 presso il MUSAP – Fondazione Circolo Artistico Politecnico ETS di piazza Trieste e Trento (Palazzo Zapata di Napoli).
L'USO DEL DIALETTO TRA SERIE E CINEMA
Giovanni Maddaloni, Emilia Marchi, Giuseppe Rocca e l’attore Patrizio Rispo, animeranno l’incontro inaugurale a ingresso libero su “L’uso del dialetto tra serie e cinema”, un tema molto attuale, anche alla luce delle fiction da prime time e dei tanti film di grande rilevo nazionale ambientati oggi a Napoli.
Giovanni Maddaloni parlerà del dialetto nella serialità televisiva degli ultimi anni con riferimenti particolari a La vita bugiarda degli adulti, di cui si è occupato, ma anche di altre serie come Gomorra.
Emilia Marchi si concentrerà sulla propria esperienza di editor per Un posto al sole: perché alcuni personaggi usano il napoletano e altri l’italiano? Insieme a lei ne discuterà l’attore Patrizio Rispo, il Raffaele della fiction.
Giuseppe Rocca affronterà invece il ruolo politico che ha avuto il dialetto o l’impedimento nell’uso del dialetto: perché alcuni film sono ambientati in un luogo ben preciso ma poi i personaggi parlano un generico meridionalese che non ha niente a che vedere con una specifica realtà antropologica?
Ciclo di incontri a cura del Comitato per la Salvaguardia e la Valorizzazione del Patrimonio Linguistico Napoletano, organizzato d’intesa con la Fondazione Campania dei Festival, in programma da gennaio a maggio 2025 presso il MUSAP – Fondazione Circolo Artistico Politecnico ETS di piazza Trieste e Trento (Palazzo Zapata di Napoli).